Un altro colpo di scena nella sempre più complicata gestione dei 240mila docenti precari abilitati all'insegnamento inseriti nelle 100 graduatorie provinciali italiane: dopo che venerdì la Consulta ha disposto incostituzionale la collocazione in 'coda' dei supplenti che chiedono il trasferimento, oggi è stata resa pubblica la notizia che l'8 febbraio la Corte di Cassazione, con la sentenza numero 3032 emanata a sezioni unite, ha stabilito che la materia è competenza del giudice ordinario e non di quello amministrativo.
In sostanza, la Cassazione ritiene che per impugnare il mancato inserimento a 'pettine' nelle graduatorie a esaurimento, i ricorsi devono obbligatoriamente essere avanzati al tribunale ordinario e non al Tar. A cui, invece, si sono rivolti sino ad oggi i ricorrenti.
Pubblicato: su Virgilio Cronaca.it leggi tutto
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