lunedì 12 aprile 2010
PIEMONTE: PER COTA PRIMO GIORNO DI LAVORO DA PRESIDENTE
Primo giorno di lavoro da presidente del Piemonte per Roberto Cota, dopo la proclamazione di venerdi’ scorso.
Cota e’ arrivato in Piazza Castello, sede del Palazzo della Giunta comunale, accompagnato dai suoi piu’ stretti collaboratori. Ad attenderlo giornalisti, fotografi ma anche turisti e volontari della Sindone, che hanno chiesto di poter avere una foto con lui.
Per Cota, quindi, una visita ai nuovi uffici ed un incontro con i dipendenti regionali. Subito dopo un caffe’ offerto ai giornalisti, ai quali ha spiegato quali saranno i primi impegni di lavoro.
Affiancato da Elena Maccanti, che sara’ assessore ai rapporti con il consiglio regionale, Cota ha detto: “necessariamente dovro’ affrontare la questione del bilancio non ancora approvato e capire che cosa fare. Ma il tema su cui comincero’ da subito a lavorare e’ quello dell’occupazione: il mio impegno – ha ribadito – e’ che quando andro’ via da presidente regionale dovro’ avere aumentato i numeri degli occupati”. E sul tema del lavoro Cota e’ impegnato a realizzare un Piano con incentivi fiscali per le aziende che intendono assumere: “intendo confrontarmi su questo con l’Unione Industriale, le associazioni di categoria, i sindacati per poter avere idee e costruire un percorso comune”. E sempre in tema di lavoro, oggi pomeriggio, il neopresidente incontrera’ il presidente e il vice presidente della provincia del Verbano Cusio Ossola, Massimo Nobili e Paolo Marchionni, oltre al sindaco di Omegna, Antonio Quaretta per discutere della crisi della Bialetti.
Infine, Cota ha annunciato che la prossima settimana, probabilmente lunedi’, incontrera’ i direttori generali delle Aziende Ospedaliere e delle Asl, con i quali ha detto : “vorrei fare anche un discorso di valori e di principi. Dal momento che si tratta di incarichi in scadenza il mio messaggio sara’- fatemi vedere in questi sei mesi che cosa sapete fare-”.
Cota ha, quindi, confermato che la nuova giunta sara’ pronta per venerdi’ e a chi gli domandava quanti saranno gli assessori, avendo in precedenza auspicato una riduzione da 14 a 12, ha risposto: “quello che e’ certo e’ che io pretendero’ una riduzione dei costi della politica. Il resto lo vedrete venerdi’”.
Fonte (AGI) Chc
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