«Il SAVT non vuole compiacere il governo regionale, composto da forze autonomiste, per un assioma o peggio per convenienza politica. Noi del Savt in modo unitario e confederale, in modo democratico vogliamo contribuire a migliorare la scuola valdostana e la società civile e le condizioni lavorative del corpo insegnante".
Così il segretario uscente del Savt-Ecole (oltre 500 iscritti), Alessia Demé, nella relazione presentata al 15/oCongresso di categoria, che si è tenuto ieri sera all'Ex Hotel Londres di Chatillon. Sul tavolo il prolema della regionalizzazione del contratto scuola "sulla quale le altre sigle sindacali hanno fatto muro, preferendo attaccare duramente il Savt, invece di instaurare un dibattito sereno", ha puntualizzato il segretario. "Non vogliamo mettere un'etichetta sopra una scatola priva di contenuti: il contratto dovrà essere per noi migliorativo, innovativo in termini economici e normativi. Dobbiamo sgomberare il campo dalle paure ingiustificate: non saremo ostaggio né dei dirigenti né del politico di turno", ha sottolineato.
Tra i temi affrontati anche il ruolo del patois "per il quale è arrivato il momento di introdurlo nelle scuole pubbliche", la salvaguardia delle scuole di montagna "indispensabili per la mantenere le persone sul territorio", l'integrazione degli studenti stranieri "che deve essere perseguita con progetti mirati all'inclusione" e l'edilizia scolastica "per la quale bisogna ancora investire risorse finanziarie per ottenere efficienza e qualità"».
Fonte (ANSA).
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