martedì 20 ottobre 2009

IUniScuola.Regione/Piemonte:AZIONI IN MATERIA DI DIRITTO ALLO STUDIO

I livelli d’istruzione e le competenze della popolazione piemontese


Il grado d’istruzione
Il Piemonte è una regione dalla forte vocazione industriale, con una struttura imprenditoriale molto fitta e originariamente imperniata sul ruolo della grande impresa, che ha poi subito rilevanti trasformazioni, con i processi di esternalizzazione e di terziarizzazione degli ultimi decenni. Questo assetto tradizionale, rendendo disponibili molti posti di lavoro a bassa qualifica e discreta remunerazione, accessibili ai giovani, con la possibilità di realizzare percorsi di crescita professionale on the job anche in assenza di certificazioni scolastiche, ha depresso la partecipazione agli studi post-obbligo, costruendo uno zoccolo duro, piuttosto esteso, di soggetti con livelli di scolarità bassi. A ciò si aggiunga la vocazione agricola di larga parte del territorio pianeggiante e collinare, che ha determinato effetti analoghi, e il processo lento, pur se costante, dell’emancipazione femminile, che solo negli ultimi vent’anni ha consentito alle donne un ampio accesso, con ottimi risultati, alla formazione scolastica medio-alta, e si ricaverà uno scenario caratterizzato da livelli di istruzione bassi, anche in relazione alle altre regioni d’Italia, un gap che si va pian piano recuperando, ma con tempi necessariamente piuttosto lunghi.
Con l’espansione del terziario, e la forte spinta impressa dalla strategia europea per l’occupazione verso l’economia della conoscenza - dove il sapere immateriale, ma anche gli strumenti di orientamento e di metodo acquisibili solo con gli studi superiori, rappresentano fattori imprescindibili - la qualificazione delle forze di lavoro diventa un elemento essenziale. Anche da parte degli attori istituzionali regionali si è voluto imprimere una spinta in direzione del rafforzamento dell’innovazione e della ricerca, puntando ad un riposizionamento del sistema Piemonte sul mercato.
In questo quadro, le risorse umane assumono un ruolo centrale ed è essenziale assicurarsi ampia disponibilità di personale dinamico e preparato, con livelli di istruzione medio-alti, pronto a rispondere alle sfide di flessibilità imposte dal mercato. Sotto questo profilo, la situazione piemontese appare piuttosto critica, proprio perché non è possibile liberarsi in tempi brevi dai ritardi accumulati nella qualificazione della forza lavoro, che sono riflessi dalla composizione per titolo di studio della popolazione regionale.
[Leggi tutto...PIANO TRIENNALE DI INTERVENTI IN MATERIA DI ISTRUZIONE, DIRITTO ALLO STUDIO E LIBERA SCELTA EDUCATIVA PER GLI ANNI 2009-2011]

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